Domanda delle domande: come si fa un film? Non è mai troppo tardi per chiederselo e non è mai troppo tardi per provare a rispondere. Allora, eccoci: nelle prossime righe ti racconto i 4 step di una produzione cinematografica, dal soggetto d’inizio all’editing finale. Buona notizia: pressapoco, le fasi sono le stesse per tutte le produzioni, grandi o piccole che siano. Iniziamo.
Come nasce un film: tutto inizia dalle parole
A fare un film si parte sempre dai fogli o, più probabilmente, dallo schermo di un computer. Il cinema nasce (quasi sempre) dalla parola scritta: se davanti a te hai un soggetto cinematografico… allora il tuo sviluppo creativo è già cominciato. Può anche darsi che tu sia andato ancora più avanti e abbia tra le mani una sceneggiatura completa: cinque, dieci, venti pagine di testo che presto diventeranno un contrometraggio. Se sei uno sceneggiatore, e non sarai tu a dirigere il corto, in questa fase il mio consiglio è di fare leggere a un regista le tue pagine: chi lavora con i testi ha un bisogno disperato di confrontarsi con chi maneggia le immagini. Il regista ti dirà se la tua sceneggiatura è abbastanza visiva o se c’è bisogno di sciogliere alcuni nodi. Al contrario, se sei un regista, chiedi consulenza a uno scrittore: suo compito sarà ascoltare la tua storia e proporti idee su una possibile struttura e narrazione.
La pre-produzione
Una volta chiusa la sceneggiatura, questa passa tra le mani del regista che coordina la fotografia, la luce, il montaggio, ma anche scenografia, costumi ed effetti speciali. Attorno al regista si raccoglie il team che lavorerà al film, attori inclusi, e solitamente ha lui voce in capitolo sulla scelta di cast e crew. Riunito il team, il regista collabora con il direttore di produzione per valutare gli aspetti pratici del set: quanto dureranno le riprese, quali costi ci saranno da sostenere? Insieme, queste due figure hanno il compito di organizzare il lavoro dell'intero team.
Molti registi, prima di iniziare le riprese, realizzano (o fanno realizzare) uno storyboard a partire dalla sceneggiatura; oppure stilano un trattamento, che include le loro indicazioni. In questa fase subentra anche il location manager e il direttore del casting. Nel tuo cortometraggio indipendente sarà difficile avere tutte queste figure a disposizione: il mio consiglio, però, è di nominare sempre un responsabile di produzione, che ricopra tutte le principali funzioni sul set e coordini le figure artistiche e tecniche.
Inizia la produzione
Messo in piedi l’impianto produttivo, con i suoi relativi costi, è l’ora del ciak. Sul set il film prende finalmente vita grazie al lavoro del regista, del direttore della fotografia, degli operatori di camera, di truccatori, scenografi, costumisti e producer. E il set, ovviamente, è il posto degli attori. Ti domandi dove trovare gli interpreti giusti per il tuo film? Dipende da che tipo di recitazione ti serve. Il teatro è una fucina di talento: gli attori che si sono fatti le ossa sul palcoscenico sviluppano una dizione migliore e, generamente, presenza scenica; gli attori che nascono in televisione e in pubblicità sono spesso più a loro agio davanti alla macchina da presa. Se ti serve una recitazione in dialetto, punta su un interprete che abbia nelle sue origini quella lingua o quell’ambiente. In generale, scegli gli attori in base alla loro capacità di immedesimarsi nel personaggio e nella storia. Inoltre, aspetto da non tralasciare quando parliamo di cinema indipendente, scegli attori che si appassionino alla tua storia: fai leggere loro la sceneggiatura e il copione e, al momento di scegliere un interprete, fatti guidare anche dal suo entusiasmo.
La fase finale: post-produzione
Finite le riprese, è tempo di raccogliere tutto il girato, di selezionare e montare il materiale. L’editor lavora in sala di montaggio con il regista e, insieme, propongono le loro versioni alla produzione. Molto spesso - accade, ad esempio, con i documentari - in montaggio c’è anche l’autore dello script: la persona che sovraintende i contenuti, infatti, è la più adatta a lavorare con l'editor e aiutarlo a ricucire la storia. La fase di post-produzione è anche quella in cui si procede al sound design, alla colonna sonora, all’incisione dei voice over e dei doppiaggi. E, alla fine, export e consegna. Il primo montaggio è finito. Da qui, la parola passa alla produzione.
Non mi dire che ti abbiamo spaventato. Fare un film è anche un percorso impegnativo, fatto di professionalità che collaborano, ma è anche una delle avventure più divertenti in cui ci si possa ritrovare. Cerchi una squadra per il tuo film? Contattaci: la nostra community di professionisti dell’audiovisivo ti aspetta.
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